Siamo in periodo di consegna. No, non è tanto il Natale, è che la stagione estiva si chiude solo in parte a fine estate, poi c’è il riverbero – e che riverbero per noi! La post-produzione, la consegna delle foto, e lui – tadaaaa – l’album di matrimonio!
Che abbiamo scoperto avere tante forme nell’immaginario collettivo: c’è chi pensa con timore e brivido all’album di matrimonio dei propri genitori, mastodontico e con la velina, c’è chi ne è rimasto traumatizzato e vuole “una cosa semplice”, c’è chi ha le idee già chiare e chiede il fotolibro, c’è chi preferisce l’album classico con le foto stampate a parte e poi applicate sulle pagine.
C’è poi chi non lo vuole neppure l’album di matrimonio, dice che bastano le foto.
Lecito. Noi nei preventivi lo inseriamo come costo a parte, proprio perché non sono pochi gli sposi che, magari anche per motivi di budget, decidono di non farlo.
Ripeto, è una scelta comprensibile, ma ogni volta che arriva un album e lo apriamo per controllare che la stampa sia stata impeccabile, diciamo sempre la stessa cosa: “Certo che le foto stampate sono tutta un’altra cosa, è qui che devono stare!”.
A parte l’aspetto pratico, di avere le foto migliori lì, a portata di mano, e poterle sfogliare senza dover fare affidamento a batterie, cavi, corrente elettrica, a parte questo, dicevo, l’aspetto tattile, la carta, il libro, raccontano davvero una storia.
I colori sembrano prendere vita. Tutto sembra più reale, perché tangibile e quindi emozionante.
Forse perché non siamo nativi digitali, ma l’album e le foto stampate hanno un’anima che i JPG non hanno. Per noi, accumulatori seriali e lettori voraci di libri, è come leggere un romanzo su carta invece che da Kindle.
Ma poi, anzi, soprattutto, cosa mostrerete un giorno ai vostri figli?
Come sono i nostri album di matrimonio?
Che tipo di album stampiamo? Diversi. Quando incontriamo i nostri sposi per conoscerci, ne mostriamo qualche campione, giusto per farsi un’idea, perché poi a come strutturarlo preferiamo pensino con calma, magari anche dopo aver visto le foto: a volte è il servizio fotografico del matrimonio stesso che ispira una tipologia di album o un’altra, i colori con cui personalizzare la copertina, il box e tutti i dettagli.
Colori caldi?
In questo caso, per esempio, Alessandro e Soria hanno scelto colori molto caldi perché in sintonia con il luogo in cui si sono sposati, l’agriturismo Al Segnavento. E hanno inserito il dettaglio del nastro rosso perché faceva parte del loro dress code: abiti da sposi elegantissimi e Converse rosse (wow, vero? Ci siamo presentati anche noi in Converse, come tutti gli invitati!). Questo è un album cornice: lo mettete lì sul mobile, sta in piedi da solo, e il primo che dice “Oh che bella foto!” si becca immediatamente la visione di tutto l’album 😀





Bianco wedding?
Rossella e Alexandre, invece, sono andati sul super classico e quindi sempre valido bianco. Che sta benissimo a cornice del verde bambù!







A cofanetto?
Altra scelta quella di Giulio e Alice, cofanetto blu e album interno, bianco (scusate, sembriamo dei venditori di aspirapolveri? :D)






Gli album di questo post sono stati stampati tutto presso la Graphistudio
Sono solo degli esempi delle centinaia di combinazioni possibili. Per questo non vi chiediamo di decidere subito: cominciamo a parlare delle foto!
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